Il modo in cui si inizia a insegnare a un bambino a scrivere è l’abilità grafomotoria, che è un movimento grafico che eseguiamo con la mano quando scriviamo o disegniamo. Si tratta di imparare a eseguire alcuni movimenti con la mano per catturare una linea su carta e acquisire la coordinazione occhio-mano nel processo.
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A 6 anni, il calendario scolastico prevede di imparare a scrivere e leggere in modo formale. Tutto ciò che hanno appreso in precedenza li aiuterà in questa fase in cui inizieranno a scrivere parole complete e persino frasi. Saranno anche in grado di leggere, inizialmente sillabando per acquisire agilità e velocità.
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A questo punto, ci sono opinioni varie e contrastanti tra diverse scuole e metodologie. La cosa più consigliabile è che, nell’Educazione della Prima Infanzia (3, 4 e 5 anni), si abbia un primo contatto con la lingua scritta senza richiedere ai bambini, al termine di questo periodo, di saper leggere e scrivere normalmente.
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In questa fase, tracciano linee e acquisiscono familiarità con i vari strumenti (pastelli, matite, ecc.), Sviluppano la loro capacità di disegnare e iniziano a conoscere alcune lettere e parole (come il loro nome). Tutto questo in modo giocoso, che risveglia il loro interesse per la lingua scritta.
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In questa fase, e fino a 6 anni di età, possiamo parlare di iniziazione al processo di scrittura.
Nelle scuole, è ancora comune portare tutti gli studenti del gruppo allo stesso ritmo, senza tener conto delle differenze individuali (tipo predominante di intelligenza, stile di apprendimento …). Attualmente, con la metodologia costruttivista, come nella lettura, i bambini usano la scrittura per comunicare, esprimersi o divertirsi, inventandola secondo le proprie regole e avvicinandosi, poco a poco, al sistema convenzionale attraverso un processo che avanza insieme alle sue fasi evolutivo. Ma, indipendentemente dal metodo pedagogico utilizzato, prevarrà l’interesse del bambino, la sua predisposizione. Inoltre, dobbiamo considerare che ogni bambino ha il suo ritmo, anche se sappiamo che tutti raggiungeranno l’obiettivo.
Il punto di partenza è la grafomotricità, che è integrata nelle capacità motorie fini (cioè precisione dei movimenti, principalmente coordinazione occhio-mano). Lo sviluppo del “gesto fine” si realizza attraverso esercizi che richiedono precisione, velocità e controllo dei movimenti delle mani e delle dita. Questi esercizi sviluppano una serie di abilità necessarie per realizzare successivamente la prima grafica. La prima manifestazione delle capacità grafomotorie è lo scarabocchio, che si verifica contemporaneamente al disegno spontaneo o al disegno con modelli, e che precede la scrittura stessa.
Inizia imparando a maneggiare i materiali: cioè lo strumento con cui realizzare le linee e il supporto su cui queste linee sono realizzate. Lo strumento deve diventare un prolungamento della mano: il bambino deve imparare a tenerlo tra le dita ea farlo scorrere su un supporto. Lo strumento non sarà né duro (in quanto impedirebbe il movimento della mano) né eccessivamente morbido (poiché le linee risulterebbero sfocate). All’inizio forniamo ai bambini matite, pittura a dita, cere morbide e penne esagonali molto spesse in modo che possano imparare a posizionare le dita nel modo più corretto possibile.
Successivamente, utilizzeremo cere più fini e altri tipi di matite. Il supporto è la base su cui il bambino si appoggia per eseguire gli esercizi. All’inizio dovrebbe essere grande (una carta marrone stesa sul pavimento o una lavagna appesa al muro) per consentire movimenti ampi e costanti. Quando il bambino riesce ad aumentare il controllo del braccio, si passa all’utilizzo di supporti più piccoli (schede specifiche per questo scopo). In generale, gli esercizi sono brevi e attraenti e rispondono alle preferenze del bambino. I primi colpi sono movimenti volontari della mano e del braccio. Si inizia con le bacchette semplici e combinate e si prosegue con cerchi e spirali fino ad arrivare a quelli più complessi, i loop, con lo scopo di indirizzare, poi, le prime lettere e numeri.
L’esecuzione degli esercizi richiede un ambiente tranquillo e rilassato. I bambini dovrebbero adottare una buona postura del corpo e un atteggiamento di concentrazione. La musica aiuta molto: la musica viene suonata con ritmi molto marcati e veloci per la realizzazione di tratti brevi e intermittenti; e musica più lenta e morbida per linee lunghe e ondulate. Infine, eseguire gli esercizi precedentemente in aria, nella sabbia o nella farina, facilita la successiva esecuzione dei colpi su carta. Nell’ultimo anno di Educazione della Prima Infanzia, è importante che il bambino abbia acquisito queste abilità per facilitare il passaggio alla Primaria in grado di acquisire le conoscenze stabilite in questa nuova fase.
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