Categorie: Salute

Acetone nei bambini

Quando ero piccola ricordo che la mia amichetta del cuore soffriva di acetone. Non ho mai ben capito che cosa fosse ma so che si curava con il Biochetasi o comunque con zucchero e carboidrati. Oggi scopro che è una condizione piuttosto diffusa e che la causa più frequente è, mamme tenetevi forte, una cattiva alimentazione.

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La scorsa settimana uno degli amichetti del cuore di Davide, Filippo, è rimasto assente dall’asilo. Davide non si dava pace perché era convinto che, avendo Filippo già compiuto 5 anni (è di gennaio) fosse andato già alla scuola elementare senza salutarlo!

Invece Filippo era a casa in preda a una forte crisi di acetone.

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La mamma mi racconta che sono andati da MacDonalds e, come tutte le volte (!!!!), il bambino si è ingozzato di patatine fritte e gli è quindi scoppiata ua crisi di acetone fortissima con vomito, febbre alta, mal di testa e il caratteristico odore di verdura marcia che mi dicono essere una caratteristica inconfondibile di codesto acetone.

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Allora vado più a fondo della vicenda e scopro che si tratta di un disturbo temporaneo del metabolismo dei piccoli (dai 3-4 anni in su) che, dopo aver bruciato gli zuccheri a disposizione, iniziano a bruciare i grassi sviluppando i cosiddetti corpi chetonici, molto difficili da smaltire.

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L’acetone è uno i questi.

La domanda sorge spontanea: come mai dopo i 3 anni? Perché è proprio dopo i tre anni che noi mamme tutte “allentiamo la morsa” sullo stretto controllo del cibo e cominciamo a consentire merendine, macdonald (io no!!), patatine, cotolette, bastoncini findus ecc.

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ecc. E i piccoli, anzi i loro stomachini, reagiscono. Non facciamolo!!!

Io per prima a volte faccio fatica e dire sempre no e infatti qualche cosa ogni tanto concedo: un chupa chupa, qualche cioccolatino, 3 o 4 patatine fritte. Ma la norma quotidiana deve essere fatta di cibi sani e naturali, di tanta frutta e verdura, di alimenti per quanto possibile non alterati né lavorati né sottoposti a procedimenti chimici.

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E infatti ricordo benissimo che l’alimentazione standard della mia amica Elisa erano toast, bastoncini findus, focaccia e pizzette. In anni di ferie estive insieme a Pietra Ligure (23 per l’esattezza!!) non la ricordo una sola volta mentre mangiava della verdura fresca o della frutta.

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Giuro.

Una curiosità:  una cura d’urto sprint contro l’acetone è la …. Coca Cola. Eh sì,  proprio come è miracolosa per le nausee in gravidanza, la mitica bevanda (normalmente proibita!) è un toccasana per ripristinare l’equilibrio metabolico. Se poi l’acetone sparisce ma la notte il piccolo balla la rumba è un’altra storia…

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