Non voglio fare dell’allarmismo né della demagogia alla Santoro ma comincio a insospettirmi seriamente sull’uso (o abuso?) che si fa degli antibiotici. Infatti sto notando che sempre più giornali e riviste (sto monitorando il Corriere) ci invitano ad estrema cautela nell’uso degli antibiotici nei bambini.
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Ripeto, niente allarmismi né demagogia ma solamente un serio invito alla riflessione. Oggi tocco uno degli argomenti più “caldi” dell’infanzia: la somministrazione di antibiotici ai bambini sotto ai 6-8 anni. Purtroppo è tendenza diffusa in moltissimi pediatri quella di prescrivere un bel giro di antibiotici alla prima tosse, raffreddore, mal di gola.
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In genere si tratta di pediatri che, anche se di età giovane, appartengono alla vecchia scuola e che, da me stessa intervistati (9 su 10) hanno affermato che danno l’antibiotico anche se non si riscontra effettiva necessità per far guarire in fretta il bimbo, perché è la mamma che lo chiede, perché è la mamma che è ansiosa di vedere il bimbo guarito per non perdere giorni di lavoro/pagare babysitter, far ammalare il fratellino piccolo ecc.
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ecc.
Allora, primo: ci sono casi in cui l’antibiotico è VERAMENTE necessario ed è l’unico modo per guarire. Sono i casi di febbri altissime prolungate, di placche in gola visibili e grosse, di otiti acute, di gravi infezioni ai polmoni.
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Secondo: l’antibiotico è curativo NON preventivo.
In molti, moltissimi, TROPPI degli altri casi si tratta di malanni che richiedono un loro corso di guarigione per la quale basta solo tanta, tanta pazienza e al massimo qualche farmaco da banco o, meglio,, l’omeopatia o i rimedi casalinghi.
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Il boom degli antibiotici è stato alla fine degli anni ’60 e da allora la vecchia scuola pediatrica li prescrive in scioltezza. In effetti allora le infezioni potenzialmente mortali c’erano: tetano, vaiolo, broncopolmoniti, poliomeliti. Ma adesso ci sono i vaccini.
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No?
Quello che dobbiamo capire è che più antibiotici fanno i nostri piccoli e più li esponiamo al rischio di malattie. Ci sono alcuni studi (e ahimé almeno un caso personale conclamato e certificato del mio figlioccio a Bologna) che sostengono come l’abuso nella somministrazione di antibiotici al di sotto dei 3 anni sia la causa di un indebolimento tale del sistema immunitario da favorire l’insorgere di leucemie.
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Esatto: leucemie.
Vi ho spaventato? Spero di no. Non ne avevo l’intenzione. Però, leggendo sempre più articoli sull’argomento (ad esempio il Corriere della Sera di sabato 16.1.2010) è bene che noi mamme certi dubbi ce li facciamo venire e la prossima volta che il pediatra suggerisce gli antibiotici chiediamo con insistenza e a fondo se sono davvero indispensabili per la guarigione dei nostri piccoli.
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Non siamo impazienti di vederli guariti. Certo, un bambino a casa malato è uno strazio in ogni senso ma forse un po’ di pazienza vale il benessere e la buona salute futura dei nostri bambini. Non credete? E ricordiamoci che una alimentazione sana, equilibrata e regolare, movimento, temperatura casalinga non superiore ai 18-20° sono davvero uno stile di vita che può mettere al riparo noi e i nostri piccoli da tanti malanni di stagione.
E poi, ovviamente, vale sempre la prevenzione. Ma di questo parliamo un altro giorno.
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