Categorie: Salute

Botta con livido al pisellino

Davide mi squarterebbe se sapesse che parlo al mondo di quello che è successo ma ci tengo a raccontarvelo, nel caso succedesse anche ai vostri piccoli. Una botta al pisellino.

Non è un bell’argomento, anzi è estremamente delicato, proprio come la parte interessata.

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Ebbene, lunedì scorso Davide giocava (da fermo!) a Sherlock Holmes con una canna di bambù trovata vicino ai cassonetti dei rifiuti nel box. Mentre io parcheggiavo, lui stava fermo contro il muro appoggiato a tale cannetta di bambù. Ebbene, non so come, non so perché ma la canna si è spezzata e lui, che ci era appoggiato sopra con tutto il peso, si è infilzato il moncone spezzato proprio sul pisellino.

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Non vi dico le urla di dolore – povero – però si è calmato subito.

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Arriviamo a casa (erano le 16) e io lo tengo sotto controllo. Fino alle 22, ora in cui è andato a nanna, vi assicuro che non aveva assolutamente NIENTE di visibile.

La mattina dopo io dovevo andare al lavoro e quindi mio marito l’ha portato dai nonni alle 8.

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Si è lavato, vestito e colazionato e io non mi sono nemmeno ricordata di controllare la vicenda. Ebbene, alle quattro e mezza mi chiama spaventatissimo perché è andato a fare la pipi e si è accorto che c’è un livido ENORME (tre cm x 3) tra il pisellino e le palline.

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A me ha preso un colpo ma mia suocera mi rasserena.

Decido comunque l’indomani di portarlo a dare un’occhiata dalla pediatra: la parte è delicata, io non me ne intendo e, insomma, non si sa mai.

La pediatra era in vacanza quella settimana (quella di inizio scuole, ma si può?!?!?!!?), la sostituta il mercoledì non riceve.

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Quindi, avendo la fortuna di abitare praticamente dif ianco al Buzzi, vado al pronto soccorso.

Lì mi dicono subito che ho fatto BENISSIMO a portarlo (quindi sappiatelo!) e me lo ribaltano come un calzino. Subito analisi delle urine ed ecografia.

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Un’esame durato 30′. Gliel’hanno fatta in due: il primario ecografista e un altro. Scroto, palline, pene, tutto. Sembra tutto a posto anche se l’ematoma è molto esteso e molto profondo.

Non contenti mi dicono che vogliono rifargliela a vescica piena ma, ovviamente, lui la pipì l’aveva appena fatta per eseguire l’esame delle urine e quindi la vescica era vuota.

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Povero amore mio, è stato costretto a bere tre mezze bottigliette (1,5 litri di acqua) in dieci minuti e poi abbiamo pazientemente aspettato che la vescica si riempisse. 

Rifanno una scrupolosissima ecografia e finalmente – pare tutto ok  -mi rimandano in pronto soccorso per mostrare l’eco al pediatra e il verbale di dimissione.

Il pediatra guarda tutto e sentenzia: domani visita chirurgica. Al mio obiettare che era il primo giorno di scuola lui mi secca dicendo che la deve fare e punto.

Morale: salta il primo giorno di scuola e fa questa visita chirurgica (col primario!) dove mi si dice che è tutto a posto, di tenerlo controllato per un mese, di mettergli l’arnica e soprattutto fare attenzione se dovesse avere dolore nel fare la pipi e mi dimette dicendo: ” Sei stato fortunato, giovanotto, pochi millimetri e perdevi le palline”.

Davide non ha capito ma io sono tre notti che non dormo.

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