Categorie: Alimentazione

Il momento giusto per svezzare

Il momento del’inizio dello svezzamento è spesso difficile. Se non tutte le mamme hanno allattato, sicuramente tutte hanno svezzato e quindi i consigli si sprecano. Breve guida a un buon inizio per non annegare tra pappe e tabelle. Prima puntata.

Siete in molte ad aver scritto chiedendo lumi sull’inizio dello svezzamento e siccome ricordo molto bene quando ci sono passata io sei mesi fa, approfitto di questa occasione per raccontarvi la mia modesta ma “testata sul campo” esperienza.

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Io sono stata molto aiutata e quindi trovo giusto diffondere i consigli preziosi che hanno reso una passeggiata questo momento per noi e per Davide.

Tutte sapete che i bambini si iniziano a svezzare al sesto mese compiuto quelli allattati al seno, dal quinto (se si deve proprio) quelli allattati artificialmente.

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Il vero segreto è aspettare il momento giusto: cioè far sì che sia il vostro cucciolo a farvi capire che è pronto per mangiare cibi diversi dal latte.

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Aspettando il momento giusto avrete la certezza matematica che il bambino non rifiuterà MAI il cibo, eviterete scene di vomito, cibi sputati e lanciati per ogni dove, ore per dargli mezza mela e scene da esorcista. Ve lo assicuro!
Un trucchetto che consiglio è di cominciare a dare un cucchiaino con cui giocare e prendere familiarità al piccolo verso i quattro-cinque mesi.

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In questo modo saprà tenerlo in bocca e in mano e non lo rifiuterà quando inizierete coi cibi. Ma quali sono i segnali?
1. Il piccolo deve saper stare seduto dritto da solo, se non sta dritto con la schiena farà molta fatica a deglutire, gli si formerà aria nello stomaco, il reflusso sarà fisso e lui sarà a disagio, associando immediatamente il momento della pappa con un momento di indisposizione fisica, con tutte le conseguenze sopra esposte.

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2. Il piccolo mostra curiosità per il cibo. In prossimità dei sei mesi, mettetelo nel seggiolone vicino a tavola quando mangiate. Preparate un piattino con delle patatine lesse schiacciate, delle zucchine lesse, delle carote crude o lesse, dei pezzetti di sedano o finocchio crudi, dei pezzettini di mela (tutto senza sale e senza zucchero) piccoli piccoli a portata delle sue manine.

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Se il piccolo allunga le manine per prenderli e se li mette in bocca vuol dire che è pronto. Oppure se cerca di infilare le manine grassocce nel vostro piatto, se emette suoni di eccitazione (tipo Alberto Sordi nel film con Verdone “In viaggio c on papà”).

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3. Il piccolo comincia a svegliarsi più volte per notte perché ha fame. E’ì il segnale di uno di quelli che i pediatri definiscono “scatti di crescita”. Vuol dire che il latte non lo riempie più abbastanza e quindi, se si verificano le due condizioni sopra, è il momento di iniziare.

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Fin qui ci siamo? Ci sono domande?

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