Sono un po’ sparita in questi giorni perché Davide ha iniziato la scuola elementare. Sospendo il giudizio e le mie ansie sul metodo globale utilizzato e spezzo invece una netta lancia a favore della scelta della sua scuola di adottare un tipo di alimentazione sana.
Hanno abolito l’educazione civica ma quella alimentare va alla grandissima!
Riunione con genitori e corpo docente. Quando si arriva agli orari e alla scansione della giornata scopro con stupefatta meraviglia che la scuola aderisce al programma europeo di salute e igiene alimentare e che quindi le UNICHE ripeto UNICHE merende permesse, consigliate e tollerate sono FRUTTA E VERDURA FRESCHE E PACCHETTI DI CRACKER PORZIONATI.
Devo dire che il mormorio è serpeggiato tra le madri, molte delle quali abituate a piazzare tra le ganasce dei propri piccoli merendine, focacce, pizzette, patatine, brioches confezionate, grassi saturi, carboidrati complessi e vario ciarpame sintetico. Ovviamente qualche integralista dell’alimentazione, come me, c’era e, altrettanto, ovviamente ha gongolato non poco. 🙂
Ma la cosa bella che è successa è che improvvisamente tutte le mamme hanno aderito e al mattino dopo (mi han detto le maestre) tutti i bambini hanno tirato fuori alle 10.30 dal loro zainetto lo scatolino con le mele, le fragole, una manciata di acini di uva, una pesca a spicchi, carote, finocchi, sedano e pomodorini.
Per Davide è un costretto rientro nei ranghi dopo le concessioni dell’estate (ecceccavolo è vacanza anche per lui e anche per me che non posso sempre combattere!) al quale però si è adattato senza fare una piega. E quindi domani FINOCCHIO.
La domanda però è questa: è una scelta della sua scuola elementare (la Pietro Micca di via Gattamelata a Milano) o è così dappertutto? Me lo fate sapere?